Ci viene chiesta la pubblicazione della seguente lettera.
Ci scusiamo per il ritardo.
Cara Ilaria Spagnuolo, ho letto attentamente quello che ha scritto e le comunico che non sono d’accordo con lei, in modo particolare quando dice “Se ci fossero state barche considerate "a medaglia" sarebbero sicuramente volate in Canada”.
Vede signorina lei da quello che mi risulta ha fatto per qualche anno l'atleta e sicuramente si sarà sentita fiera dei suoi risultati, mi domando se è mai riuscita ad entrare in squadra nazionale o ha mai conquistato ai Mondiali o agli Europei delle finali.
Io non ho mai fatto canoa ma sicuramente penso che arrivare in finale ad un Campionato d'Europa sia un risultato di cui pochissimi atleti Italiani si possono fregiare.
E' naturale che per una Nazione sia determinante arrivare a conquistare medaglie ma mi sembra a dir poco assurdo che un equipaggio Italiano rimanga a casa dopo aver raggiunto una finale piena ad un Campionato Europeo, in una finale arrivata non per caso ma dopo aver gareggiato nelle fasi eliminatorie ad un livello molto buono (il terzo tempo delle Batterie il terzo delle Semifinali).
La domanda che mi viene subito da rivolgerle è questa, e lei deve avere il coraggio di rispondermi! In tutti i settori e categorie sono stati adottati gli stessi criteri? Ad esempio nello Slalom (disciplina Olimpica) moltissimi atleti dopo aver raggiunto piazzamenti lontanissimi dal sesto posto ai Mondiali hanno partecipato ugualmente ai Campionati Europei, e anche nel settore velocità spesso si sono visti dei distacchi spropositati ma mi risulta che si sta ancora lavorando per cercare di ottenere il meglio da questi atleti.
Perché non si è cercato di far crescere il livello Junior facendoli sentire parte integrante di un progetto? Se questi sono gli atleti migliori a livello giovanile e noi con un buon risultato agli Europei già li facciamo sentire inadeguati come pensiamo di far crescere il livello dei giovani canoisti?
Certo lei mi risponderà che solo alzando il livello si potrà raggiungere il vertice, è facile come risposta il problema e che se fosse così tutte le discipline sportive in Italia e nel Mondo
ragionerebbero nello stesso modo; in sostanza al Mondiale parteciperebbero solamente in ogni sport una decina di atleti. Ad esempio al Mondiale in Canada sarebbero dovuti andare solo 5 Nazioni Europee. Non mi risulta che in altri sport (vedi ad esempio Nuoto o Atletica) un Finalista Europeo non partecipi ai Mondiali, anzi è tenuto d'occhio, allenato, premiato, invogliato a fare meglio....La nostra Federazione invece preferisce non portare i migliori atleti per dare un segnale!!!! . Vede non parlo solo per mio figlio ma per tutti quei ragazzi e ragazze che hanno raggiunto la Finale. Forse noi adulti in questo modo pensiamo di far crescere il livello, ma la domanda che ci dobbiamo fare invece è questa: Quanto abbiamo aiutato questi ragazzi a crescere?
Le dico che per quanto riguarda mio figlio, solo io ed il suo tecnico sappiamo quanto abbiamo e stiamo ancora lavorando per rinvigorire in lui le motivazioni che lo hanno portato ad amare questo sport.
Un altra cosa che vorrei specificare riguardo al K2, è che il livello espresso in allenamenti e Test e poi in gara non è stato assolutamente inferiore al valore espresso dal K4, i componenti dei due equipaggi hanno gareggiato in Italia in barca singola allo stesso livello, tra l'altro lungi da me pensare che i quattro ragazzi del K4 fossero più scarsi, anzi meritano tutta la mia stima sia per il livello raggiunto che per l'amicizia che li lega ai ragazzi del K2 (Marin, Riccardi). Anche loro sono rimasti sconcertati per l'esclusione dei due amici, conoscendo bene il livello del K2, considerando anche che durante i Test svolti a Castelgandolfo nel raduno che ha preceduto il Campionato Europeo di Poznam, tale equipaggio è stato vittorioso sugli altri due doppi che componevano il K4.
Si è mai pensato che spesso il risultato arriva in base agli avversari che si incontrano? Alla direzione tecnica è mai balenato questo pensiero? O pensano solo alle famose percentuali?
Vede signorina Spagnuolo per fare un altro esempio, se il C1 di Davide Cestra avesse preso all'Europeo lo stesso distacco che ha preso al Mondiale molto probabilmente non avrebbe partecipato, il che non sarebbe stata una scelta azzeccata visto le due finali raggiunte meritatamente! Inoltre va considerato che Cestra è al primo anno Junior come mio figlio del resto e qualche altro ragazzo e ragazza vedi la Zonato addirittura finalista in K1 al secondo anno Ragazzi!!!
Mi fa sorridere quando chiama il K4 equipaggio giovane! Da quello che mi risulta sono tutti al secondo anno Junior e specialmente nel settore Maschile difficilmente un ragazzo fa il primo Mondiale al secondo anno ragazzi figuriamoci un equipaggio intero: è praticamente impossibile!!!!
Il risultato del K4 non è stato assolutamente degno del risultato conseguito all'Europeo, anzi il peggiore che l'Italia abbia mai fatto, non so per quale motivo ma penso che sarebbe stato utile un confronto costante con un altro equipaggio di valore che avrebbe sicuramente aiutato i tecnici a comprendere meglio quello che stava accadendo e sarebbe stato utile in eventuali sostituzioni.
Se ha cinque minuti faccia un giochino come i bambini piccoli cerchi le differenze tra la finale k2 jun men 1000m Poznan e quella stessa a Welland. Se considera la differenza tra i vari equipaggi si accorgerà che il K2 poteva giocarsi al 90 % come minimo la Finale, chissà sognare una medaglia, ma che fa tanto sono giovani e i Mondiali Junior vengono solo una volta nella vita!
Mi sorprende molto come ad eccezione di canoaitalia su questo argomento si è discusso poco. Dove sono tutti quei signori che parlavano, criticavano, giudicavano anche a livello umano i tecnici del passato che comunque hanno sempre portato ottimi risultati? Adesso dei ragazzi sono rimasti a casa dal mondiale ma siccome non c'è più la propaganda elettorale nessuno più si veste da paladino della giustizia sparando contro tutti pensando così di ottenere qualche consenso...adesso forse sono più presi dalle gare Master!!!
Se uno ama lo sport e la giustizia lo ha sempre nel cuore e non utilizza questi sentimenti solo per motivi personali....
Mi sono permesso di risponderle come ho fatto l’anno scorso con il sig. Volpi (attualmente chiariti e rimasti ottimi amici), solo perché forse involontariamente, anche lei ha tirato il ballo i ragazzi. Non solo mio figlio, ma nessun ragazzo canoista il Italia, va toccato od addirittura giudicato ingiustamente semmai i problemi, le pecche, vanno cercate altrove, ricordo a lei e chiunque legge questa lettera, se la federazione esiste, è perché li fuori esistono gli atleti di kayak che notte e giorno, bello o brutto tempo cercano sempre di allenarsi ed essere sempre più competitivi.
Con ciò non voglio fare guerra a nessuno, ma sarebbe semplicemente sufficiente utilizzare il buonsenso. Vorrei solo che tutti a tutti i livelli si passino un po’ la mano sulla coscienza ed inizino a pensare per il futuro dei nostri ragazzi, che noi genitori mettiamo nelle loro mani, ma soprattutto al futuro della canoa italiana.
Cordialmente la saluto Gennaro Riccardi